USA, OBBIETTIVO SOL LEVANTE

CADE IL MURO DELL'INFLAZIONE
OCCHI SUI MERCATI

Sintesi settimana del 31 Luglio 2020

Nello scorso articolo della rubrica OSM  abbiamo raccontato la storia di Alice e del paese delle meraviglie della finanza moderna. (link all’articolo) 

Gli indici americani e di mezzo mondo proseguono la loro salita, mentre a loro sostegno la finanza moderna e speculativa si preoccupa di frazionare titoli di colossi come Apple e Tesla, per renderne più appetibile il prezzo d’acquisto anche ai poveri mortali risparmiatori, con il chiaro intento di proseguire i giri di giostra all’infinito. (link fonte qui).

E’ un po’ come in barca a vela, quando si esce in una  giornata ventosa e si pensa che il vento proseguirà per tutta la giornata, portandoci a destinazione  ….. poi di colpo Eolo smette di darci aiuto e le fatiche per rientrare in porto centuplicano improvvisamente.

Eolo, il Dio del

A che punto dell'attraversata ci troviamo?

A sentire le ultime notizie  della settimana, Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, dopo decenni di storia americana trascorsa con i suoi predecessori a considerare l’inflazione al 2% come il Sacro Graal degli obbiettivi americani,  questa settimana ha infranto anche l’ultima barriera ed il diktat è cosi crollato; al suo posto una gestione  più accomodante che accompagnerà l’obbiettivo di stabilizzazione dei mercati finanziari … risposta immediata sp500, Nasdaq & Co. alzano l’asticella ad un nuovo record storico.  (link articolo fonte Investing.com)

LA FAVOLA DELLA VOLPE E DELL'UVA

Ora la domanda che ci poniamo è la seguente: Cade il muro dell’inflazione al 2% perché è reale obbiettivo della FED accettare anche un’inflazione oltre il 2%, senza inasprire la propria politica accomodante? Oppure ci troviamo di fronte ad una nuova versione della fiaba della Volpe e dell’uva?

Scusate se ci piace utilizzare le metafore delle favole ma le fiabe sono immediate ed innocue ed hanno il vantaggio di essere conosciute da tutti e vengono percepite e comprese senza filtri e senza eccessivi ragionamenti o sforzi dell’intelletto.

La favola recitava più o meno cosi : “Una volpe guardava su di un albero un piccolo lombrico mangiare degli acini di uva dolcissima ma, non riuscendo a raggiungerli, se ne andò, in cuor suo sconsolata, dicendo: “non spenderò energie per quest’uva che in fondo è ancora acerba””.

COSA VUOLE DIRCI POWELL REALMENTE?

Conoscete il nostro obbiettivo primario:  Non è quello di fornire segnali operativi, Noi non rendiamo il lettore dipendente da nostre indicazioni ma lo stimoliamo al ragionamento e così faremo anche questa volta sottoponendoVi  un grafico che parla della politica monetaria della BOJ, Bank of Japan e dei suoi dieci anni di utopico obbiettivo inflazionistico al 2%:

Fonti inflation.eu – Investing.com

IL MANGA DI TRUMP SPOPOLA IN GIAPPONE

Insomma, obbiettivo inflazione al 2% fallito miseramente in Giappone; forse il governatore della Federal Reserve deve avere dato un’occhiata al grafico qui sopra che, aggiunto a quello del rendimento obbligazioni decennali americane,  qui sopra riproposto,  potrebbe aver generato in Lui quantomeno il dubbio che gli Stati Uniti d’America rischino di veder nascere all’interno della propria bandiera un sole rosso fuoco, in stile bandiera giapponese o trasformare i propri lineamenti marcati in altri più tondeggianti, come il manga del presidente Trump che sta spopolando in Giappone.

L’argomento è complesso e comprensibile in tutte le sue sfaccettature ai soli addetti ai lavori; Noi analisti di OSM preferiamo parlare di deflazione da debiti e non inflazione ; per semplificare il concetto, una deflazione da debiti é causata da un aumento dell’onere del debito, derivato da un calo generalizzato di consumi e prezzi.    Per i più curiosi ricordiamo che fu la teoria sviluppata da Irving Fisher in seguito al crollo di Wall Street del 1929 e alla conseguente Grande Depressione.

CONCLUSIONE

COSA FARE?

Dieci anni a tassi negativi e obbiettivo 2% d’inflazione mai raggiunta dal Giappone sembra abbiano insegnato poco agli addetti ai lavori. A livelli finanziario, si pensa sempre con paura al futuro ma a pensarci bene questa paura è determinata dal timore di non fare buoni investimenti.

In fondo il problema, tra chi naviga nelle acque della borsa, per strapparle qualche guadagno qua e la e chi invece costruisce barche solide che durino negli anni , è proprio quello di  non sapere dove il mare lo porterà, problema prettamente di chi sa di non avere costruito una barca solida per reggere negli anni.

Scegliete un buon armatore che Vi costruisca una barca solida e non entrate nel mare della finanza con una bagnarola per poi chiederVi il perché sia terminato il vento o come mai Vi troviate al largo e non sappiate come far ritorno in porto.

 

Un Caro Saluto

Commento a cura di

Giacomo Ghisleni – Wealth Advisor AllianzBank Private

Carlo Alberto Banfi – Wealth Advisor AllianzBank Private

Massimo Fontana - Analist & Financial Trader


Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn